giovedì 19 marzo 2009

E ora qualcosa di completamente diverso.

Andrea Toscani, prima di essere il traduttore di punta di quella piccola e graziosa casa editrice che risponde al nome di saldaPress (che tutti gli altri sono comunque arrivati moooolto dopo), è una persona che frequenta la mia vita dal primo giorno delle scuole medie.
Non mi ricordo se me lo sono trovato seduto a fianco nel banco subito o dopo gli inevitabili cambi di posto che accompagnano i primi giorni di ogni nuovo ciclo scolastico.
Fatto sta che Andrea, nel mio ricordo, è quello che mi saluta senza alzare lo sguardo dal foglio che è impegnatissimo a disegnare e con cui, ça va sans dire, mi sono immediatamente trovato.
E, cosa più importante ma a questo punto anche abbastanza ovvia, da allora è anche uno dei miei più cari amici.

Bene, tutta questa premessa solo per ribadire che mi piace divagare mentre scrivo (un po' si intuiva, vero?) e per dire che ieri mi è arrivato per posta il regalo di Andrea per il compleanno, ossia Refusi - Diario di un editore incorreggibile che è un libro di Marco Cassini che, in sintesi, racconta di come sia inestricabile il rapporto tra il lavoro di piccolo editore (che è una categoria editoriale e mentale a sè) e… la nevrosi.
Quindi perfetto per il sottoscritto.

Marco Cassini è sempre stato un po' il mio eroe per un semplice motivo: ha fondato e dirige (con Daniele di Gennaro) Minimum fax e, quindi, è per me da sempre (cioè, dal 1994) legato a filo doppio a Raymond Carver che è uno degli autori che più amo e che la sua casa editrice ha pubblicato integralmente.

Insomma, un post per ringraziare Andrea (ok, non ci riesco: il Tosco) per il bel regalo che ho iniziato a leggere stamattina (e così Judith Viorst dovrà aspettare ancora qualche giorno).

ps: lo so, sono un sadico: cliccando il nome del Tosco a inizio articolo potete raggiungere il suo blog e insultarlo un po' perché ha smesso di aggiornarlo più o meno un figlio fa).

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