giovedì 2 aprile 2009

Io sono quello bravo, vero mamma?

Come più o meno sanno tutti i miei 9 lettori, io sono un convinto sostenitore dell'idea che l'inconscio utilizzi il nostro linguaggio per dire di noi molto di più di quello che vorremmo dire.

Forse sarà stata la lettura di Groddeck in semi-tenera età o forse tutti quei fumetti che ho accumulato negli anni (che la colpa in qualche modo è sempre dei fumetti), fatto sta che per me, quando uno dice una cosa (me compreso), poi se ci guardi bene quasi sempre te ne sta dicendo (anche) un'altra.

Questo per dire che la nuova campagna di affissioni di Pier Ferdinando Casini (appiccicata sui muri delle città tanto perché non ci dimenticassimo che anche lui c'è ancora), non appena l'ho vista mi ha fatto accendere sulla testa la proverbiale lampadina (che è un'immagine tipica dei fumetti. Vedi che i fumetti hanno sempre un po' di colpa?).

A parte il tono da fratellino scassapalle che va a dire alla mamma che stai giocando coi petardi solo perché così lui ci fa la figura del buono (lui che coi petardi ieri ci faceva scoppiare i rospi), a parte la colomba pre-pasquale acchiappa cattolici che fa anche un po' Mulino Bianco (e quindi famiglia), c'era qualcos'altro che questo manifesto di Casini mi stava dicendo, qualcosa che però non riuscivo a focalizzare.

Fino ad oggi.

Questo è il manifesto. Guardatelo bene:



Non sembra anche a voi che il vero messaggio che l'inconscio di Casini ci vuole comunicare sia questo?



E io sono d'accordo con lui.

2 commenti:

  1. Per altro sembra la pubblicità di una linea di salumi. Tipo Vismara o Negroni.
    Una roba tristissima...

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  2. in effetti, anche a me quel manifesto mi aveva stranito... ma adesso assume tutt'altro valore. Lo condivido!

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