giovedì 7 maggio 2009

Ci sono flop e flop.


Sto ripensando a 1941 di Steven Spielberg.

Il soggetto e la sceneggiatura del film sono di Robert Zemeckis, Bob Gale e John Milius: i primi due da lì a poco creeranno "Ritorno al futuro" e il terzo, beh, ha sceneggiato robetta come "Apocalypse Now", "Conan" e "Un Mercoledì da leoni".

Nel cast: John Belushi, Dan Aykroyd, Ned Beatty, John Candy, Christopher Lee, Toshiro Mifune più una marea di comparsate amiche (John landis, James Caan, Mickey Rourke) e di caratteristi che avremo tutti visti un migliaio di volte in altrettanti film.
In più, scopro che per la campagna pubblicitaria ha dato una mano anche Dave "Rocketeer" Stevens.

Nella carriera di Spielberg questo roboante e geniale film del 1979 che snocciola perle di composizione dell'immagine e di caratterizzazione dei personaggi a ogni inquadratura è considerato un flop.

Da qui la domanda: ma com'è che non ci sono più nemmeno i flop di una volta?

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