martedì 18 maggio 2010

Memorie liquide.

Sembra che un paio di giorni fa il premio Nobel Renzo Montagnier (già celebre per la gag di Don Fumino che scopre il virus dell'HIV) abbia detto che, sì, in fondo l'acqua può avere un qualche tipo di memoria elettromagnetica.
Il che apre la diga alle cure omeopatiche che fino all'altroieri erano state ampliamente sfanculate dalla medicina ufficiale la quale, in sintesi, ha sempre affermato che se una cosa la diluisci e ridiluisci e poi la diluisci ancora, alla fine di quella cosa non resta nulla (cioè il ricordo, appunto).

Io non lo so se questa cosa della memoria dell'acqua sia vera o no ma, in effetti, stamattina, bevendo un bicchiere d'acqua, mi sono ricordato che durante le ultime elezioni (per eleggere cosa, però, non me lo ricordo) l'attuale Presidente del Consiglio è arrivato a promettere che, se gli italiani avessero eletto il suo manipolo di amatori, grazie alla loro vis amandi anche il cancro in breve sarebbe stato sconfitto. E quando l'avevo sentito dire in tv questa cosa, in effetti, mi sono quasi strozzato dal ridere perché stavo appunto bevendo un bicchiere d'acqua.

E ho pensato che l'Italia è davvero un grande Paese, dove puoi prendere voti anche dicendo con la faccia seria (ma però) certe cose che pesano sulla pelle della gente che, tipo, di cancro ci muore o che, sempre per il cancro, ci ha perso qualche persona cara.
E la cosa più figa e che, visto che domani una nuova sparata sostituirà la precedente, finisce sempre che le persone (me compreso) certe cose se le dimenticano.

Ma un bicchiere d'acqua alla mattina, oltre a fare bene, può far tornare la memoria.

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