lunedì 16 agosto 2010

Attendo vs non attendo.

Dal fumetto al film, un'ondata che travolge tutto il mondo della cinematografia mondiale, tranne quella italiana (tutto fermo in casa Bonellli – tranne Dylan Dog che lo fanno gli americani come pare a loro –, niente Alan Ford, Diabolik, Kriminal, Satanik, Corto Maltese e… basta. Non mi sembra che abbiamo  prodotto molte altre icone fumettistiche nostrane negli ultimi 30 anni).

Con molta curiosità, attendo questo:



(Relativamente al quale vi segnalo una bella recensione di Matteo Bittanti QUI)
Fosse solo perché il regista, Edgar Wright, è quello che ha già firmato due autentici gioielli cinematografici come Shaun of the Dead e Hot Fuzz.

Senza alcuna curiosità, non attendo questo:



Di cui lessi il fumetto e, passato il divertimento del primo capitolo, lo trovai una boiata con il fiocco (soprattutto, a dispetto delle premesse iniziali, normalizzata e normalizzante nei confronti del genere).
Cioè come buona parte di tutto ciò che ha scritto Mark Millar nella sua carriera.
Fermo restando che la maggior parte di ciò che Millar ha scritto nella sua carriera ha avuto un successo di vendita e di pubblico stratosferico e quindi lui è il genio e io il pirla.

2 commenti: